venerdì 2 marzo 2012

Cos'è la sclerosi multipla?

Che cos’è la sclerosi multipla? Quali sono i sintomi e quali le cause dell’insorgere di questa malattia?

Tra le prime domande a cui vogliamo rispondere è: che cos’è la sclerosi multipla?

La sclerosi multipla, che viene anche chiamata sclerosi a placche, è una malattia del sistema nervoso centrale (cioè che colpisce direttamente il cervello e il midollo spinale).
Si tratta di una malattia a decorrenza cronica, che danneggia e ne causa anche la perdita della mielina in più punti del sistema nervoso (la parola multipla deriva proprio da questa “molteplicità” di danni).
Le zone di demielinizzazione hanno una grandezza variabile e prendono il nome di placche (da qui, invece, il nome sclerosi a placche).
La mielina non è altro che il rivestimento che circonda la maggior parte delle fibre nervose e che permette la trasmissione dell’impulso nervoso ad un’alta velocità: la perdita o il danneggiamento della mielina – come avviene nei casi di Sclerosi multipla – causa di conseguenza un rallentamento (o nei casi più gravi un arresto) dell’impulso. A seconda dell’area in cui si verifica il danno si avranno sintomi diversi. Nel nostro cervello esistono, infatti, delle aree che possiamo definire "quiete", che non gestiscono cioè funzioni esternamente visibili: una demielinizzazione in queste regioni può non essere quindi percepita e non provocare sintomi evidenti. Nel caso contrario si possono avere vari sintomi, diversi in base all’area danneggiata e alla funzione che gestisce: dalle alterazioni dei sensi alla perdita della vista, dalle difficoltà nella coordinazione o nella deambulazione ai disturbi intestinali etc.
La causa o meglio le cause dell’insorgere della Sclerosi Multipla sono ancora oggi in parte sconosciute. Alla base c’è un’alterazione del sistema immunitario che invece di difendere l’organismo, attacca il sistema nervoso, danneggiandolo.
Il decorso della Sclerosi Multipla non è però sempre uguale, non ha un “movimento costante” e varia molto da paziente a paziente. Nel corso della malattia si possono avere periodi di aggressività, ma anche periodi di remissione.

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